GDPR Privacy
Il rapporto annuale di Clusit (realtà italiana di riferimento nella sicurezza informatica e sulla normativa sulla privacy), già nel 2018 evidenziava come il 45% delle aziende italiane avesse subito cyber attacchi. Da anni, ormai, si tratta di un trend in costante crescita. E, dal 2017 ad oggi, gli attacchi cyber sono aumentati del 66%.
Non a caso quasi la metà del personale responsabile delle infrastrutture IT aziendali (46%) teme che un attacco ransomware (con annessa richiesta di riscatto) possa portare alla chiusura della loro attività durante questo periodo se non dovessero aumentare gli investimenti nella sicurezza.
Un altro studio di Canalys, tra le principali società di analisi del mercato tecnologico globale, già nel 2020 evidenziava in quell’anno erano state registrate più violazioni di dati personali rispetto alla somma dei precedenti 15 anni, e alcune di queste violazioni avevano avuto effetti catastrofici su servizi essenziali (come ad esempio per gli ospedali).
È quindi chiaro che lo scenario attuale impone un alto standard di conformità nei confronti della normativa sulla privacy, per mitigare innanzitutto gli effetti assolutamente negativi di una violazione dei dati personali (il cosiddetto data breach); effetti che potremmo sintetizzare in questi termini:
Come si è detto, quindi, nessuno è in grado di garantire l’azzeramento dei rischi derivanti dal data breach. Quello che si può fare è agire preventivamente in modo da ridurre al minimo il rischio derivante dal trattamento dei dati di nostri clienti e fornitori, e al rispetto della normativa sulla privacy.
La mappatura dei flussi, l’individuazione di chiare regole di ingaggio per il trattamento dei dati personali effettuato da dipendenti e da collaboratori (interni ed esterni), la redazione di valutazioni di impatto, laddove sia identificato un rischio elevato, sono tutte attività utili per garantire un corretto trattamento dei dati personali, minimizzando al contempo il rischio per la violazione e divulgazione a terzi degli stessi.
È proprio questo che, come Studio Legale, ci proponiamo di fare: un’attività di consulenza che non si limiti all’adeguamento alla normativa sulla privacy ma che crei un valore per il Cliente in termini di maggiore sicurezza dei dati personali per affrontare con più serenità eventuali imprevisti e allo stesso tempo per creare una relazione di fiducia con i propri clienti basata su un trattamento trasparente dei loro dati personali.
Una società che si adegua al GDPR è una società che, anche in caso di data breach, non teme lo spettro di provvedimenti sanzionatori o di danni alla sua reputazione, perché sicura di aver fatto quanto in suo potere per proteggere i dati personali di cui è in possesso, sempre nel rispetto della normativa sulla privacy.
Il percorso di conformità alla normativa sulla privacy necessita però di una profonda analisi dell’azienda, agendo sulle criticità per rendere più efficaci e snelli i processi aziendali:
Questi passaggi sono fondamentali perché, memori di quanto detto all’inizio in tema di data breach, ogni dato personale è fonte di responsabilità per l’azienda che ne è titolare; per cui è cruciale trattare solo i dati strettamente necessari e utili alle finalità preposte, ottemperando al principio di minimizzazione dei dati (art. 5 GDPR).
In quella sede può nascere anche l’esigenza di effettuare valutazioni di impatto per i trattamenti ad alto rischio, seguendo le metodologie riconosciute a livello internazionale (come ad esempio il metodo ENISA); questo processo è fondamentale in sede di controllo ispettivo, perché testimonia la grande attenzione di un’azienda per la questione della normativa sulla privacy e la volontà di porre azioni concrete a mitigazione delle situazioni più rischiose.
Quindi per un corretto adempimento della Normativa sulla Privacy, segue una fase di redazione di policy e procedure inerenti alle attività aziendali (come ad esempio la policy di gestione delle e-mail, della gestione data breach, dei regolamenti sull’uso di device personali, eccetera), oltre alla redazione di tutte le informative necessarie, anche a favore di dipendenti e collaboratori.
Concluso il percorso di adeguamento, è importante attivarne uno nuovo di monitoraggio e aggiornamento mediante audit semestrali o annuali, a seconda del contesto aziendale, oltre ad implementare sessioni di formazione a tutto il personale.
Un modello organizzativo basato su un corretto trattamento dei dati personali sta diventando un elemento di competitività tra aziende concorrenti sul mercato. Ciò è dovuto da una serie di fattori che proviamo ad elencare:
In quest’ottica va dunque visto il percorso di adeguamento che proponiamo alle aziende clienti. Non certo un adempimento legale, ma un valore di crescita per le stesse aziende in termini di sicurezza e di competitività sul mercato.
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